CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA (8 crediti ECM)
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Tricotillomania? Ho 27 anni, sono laureanda in matematica, (discuto la tesi a luglio), figlia unica, e scrivo da Palermo. Sin da quando ero bambina, mi attorciglio i capelli, provo un piacere fisico nel farlo; tutti, genitori, parenti, amici, mi hanno sempre rimproverata per questo "vizio", che io non sono mai riuscita a togliere, per quanto mi sia impegnata. Da qualche anno il semplice attorcigliare si è trasformato in strappare i capelli, e da un po' di tempo anche i peli del pube. Se continuo di questo passo, a detta del mio parrucchiere, resterò presto calva. Ho provato di tutto per smettere, i capelli corti, una cuffia, mia madre mi ha costretto a portare i guanti, mi ha legato le mani con il nastro adesivo, e da poco ha ricominciato con la storia dei guanti. Ma posso mai vivere perennemente con i guanti? E quando li tolgo per uscire ? Ricomincio! Sono ossessionata dalla frase "togli le mani dai capelli !" , l' avrò sentita miliardi di volte, e continuo a sentirla decine di volte al giorno, nonostante abbia cercato di spiegare che mi da fastidio che me la ripetano, e che non riesco a controllare la cosa. La gente crede che io lo faccia apposta, mi dicono che se voglio, se mi impegno, "se ragiono" mi toglierò il vizio, non si rendono conto che la mano va da sola nei capelli, io non la controllo ! Quando ci penso la tolgo, ma non posso stare a pensare alla mano 24 ore su 24 ! Da quel poco che ne so è un tic, forse dovuto a rapporti conflittuali con i genitori, che magari sono relativi al periodo neonatale o alla prima infanzia. E se questo fosse il mio caso, non mi stupirei, vista la situazione familiare che mi ritrovo. Ho sofferto di depressione, ed ho preso diversi medicinali, .... ora sto meglio, ma i cali dell'umore ingiustificati, prolungati, spesso ritornano, così come gli scatti d'ira e l'ossessione dell'idea della morte (non tanto la mia, quanto quella dei miei genitori). Ho imparato a coesistere con tutto questo, pensando ogni volta che è solo una condizione passeggera, che quel buio passerà dopo qualche ora o qualche giorno. Ciò che non accetto, invece, è il mio mangiare in modo smodato, senza regole, a tutte le ore e di tutto, nonostante sia ossessionata dall'idea della dieta : ogni giorno ne comincio una che la sera è già fallita. Ci fu un periodo, verso i 18 anni, in cui credevo di aver trovato il segreto della magrezza : andavo a vomitare dopo essermi ingozzata, l'ho fatto per qualche mese, ma poi ho sentito in T V che era una malattia, (ho ancora impressa in mente quella trasmissione), che provocava gravi danni, e .. non è che abbia voluto smettere, ma non sono più riuscita a vomitare, mi sforzavo, bevevo l'acqua calda, le dita scendevano sempre più in fondo, gli occhi sembravano uscirmi dalle orbite, ma niente, non vomitavo più. Sin dall' adolescenza ho sempre avuto un rapporto pessimo col mio corpo, mi hanno sempre detto che sono magra, ma io non ci ho mai creduto. So che in me c'è qualcosa che non va, sento come se qualcosa si fosse inceppato, in un tempo lontano, non so quando, (forse il fatto di essere figlia unica ha peggiorato le cose), e mi sono stancata di combattere da sola contro me stessa, per cercare di modificare quello che non va.....
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