- Centro Italiano Sviluppo Psicologia - C.I.S.P. - tel. 0622796355 - 0622796354 - CISP (Rivista di Psicologia e Psicoterapia) - psicoterapia psicoterapeuta psico psicoanalisi e psicologia - tirocini per psicologi e psicoterapeuti - gruppi di auto mutuo ai
                                                                          

CISP è la rivista del Centro Italiano Sviluppo Psicologia di Roma tel. 0622796355 - 0622796354

CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA (8 crediti ECM)

***Abiti nel Lazio? Clicca qui***

                                                                          

                                                                               Forse scrivere è un primo passo...



Ho 26 anni, sono laureata da tre, sono felicemente fidanzata da sei anni, ho una famiglia adorabile, amo mio padre e mia madre, sono BULIMICA...forse. Non ne sono sicura. A volte penso di essere perfettamente normale, altre volte mi prende lo sconforto e mi rendo conto di avere un problema. E' la prima volta che racconto a qualcuno la mia storia. Ho visitato il vostro sito internet e sono stata tentata di inviare una e-mail , ma la paura è stata troppo forte. Paura di cosa? Domanderete voi. Di essere scoperta, rispondo io, di far conoscere ad altri il mio terribile segreto. La mi storia è iniziata nel 1994. Ero a dieta: avevo perso 10 chili ed ero arrivata a pesarne 65, per un'altezza di circa 1 metro e 67, ma continuavo a vedermi grassa. La dieta era faticosa, io avrei voluto essere più magra, ma l'ago della bilancia, nonostante le mie fatiche, non si muoveva. Nel mese di luglio una mia carissima amica venne in vacanza a casa mia per 15 giorni e mi confessò, tra le lacrime, il suo problema: mangiava e vomitava. Fu allora che decisi di provare quello strano metodo. La prima volta, mangiai e scesi in cantina, in un bagno di servizio. Morale della favola: nel giro di un mese pesavo 55 chili! Un sogno! Avevo risolto il problema, non mi rendevo conto che ero solo all'inizio di un incubo. Riuscivo a mantenere il mio peso attorno ai 52-53 chili (potevo mangiare e vomitare più di quattro volte tra le 12,30 e le 13,30). Mi pesavo tutte le sere. Avevo forti crisi di pianto ogni volta che l'ago della bilancia saliva sopra i 55 chili. Non volevo essere di nuovo grassa! Nel 1997 mia madre mi sorprese durante una operazione di rimozione del cibo. Mentii. Soffrii moltissimo. Temevo di averla delusa, di averle procurato un forte dolore, ma non volevo perdere il dominio sul mio corpo. Dovevo trovare una soluzione. Per il pranzo non c'erano problemi: bastava dire che mi fermavo all'università per saltare il pasto. I problemi sorsero con la cena. Fu così che capii che non era necessario vomitare in casa: prima di uscire prendevo con me un sacchetto di plastica e vomitavo nel sacchetto non appena lontana, con la macchina, dagli occhi dei miei. Non solo. Scoprii quanto fosse facile fingere un improvviso bisogno di WC quando uscivo con gli amici (a casa cenavo intorno alle 20, mi vedevo con gli amici alle 21. Giusto in tempo per estirpare il cibo di troppo!). Ancora peggio scoprii quanto fosse facile e sicuro vomitare nella doccia di casa, subito dopo la cena. Insomma, con una scusa o con l'altra riuscivo sempre a cavarmela. Nel dicembre 1997 mia nonna mancò. Il dolore era grande e con lei se ne andò gran parte della mia voglia di vivere. Saltare il pranzo era un'abitudine consolidata, la cena...vi era rimedio. Tra il 2000 ed il 2001 le cose sembravano migliorare. Il mio peso era aumentato (60 chili) e nessuno faceva più domande, anzi tutti dicevano "come stai bene così!". Nel luglio 2001 una nuova crisi. Non ne potevo più. Non riuscivo a stare bene con me stessa. Non riuscivo a trattenermi dal mangiare. Così ripresi a vomitare. Attualmente peso 57 chili e sono combattuta. Non so se ho bisogno di aiuto o se posso continuare così ancora e per il resto della mia vita. L'unica cosa di cui sono certa è che vorrei pesare 52 chili e ce la farò. Nel modo sbagliato forse. Vorrei che mi scriveste, ma non voglio darvi il mio indirizzo per paura di chissà che cosa. Non credo che la mia storia servirà a qualcuno, ma se la pubblicaste avrei l'impressione che qualcuno mi ascoltasse e che di qualcuno mi possa fidare. Sì, forse se la pubblicaste, troverei il coraggio di mandarvi una e-mail. Forse la cosa più importante è che abbia trovato il coraggio di scrivere. Forse è un primo passo. Un forte abbraccio.
            

 


 

www.cisp.info

www.attacchidipanico.it  www.psicoterapie.org  www.tossicodipendenze.net
 www.disturbisessuali.it  www.ossessioniecompulsioni.it  www.terapiadicoppia.it  www.prevenzione-psicologica.it www.psicosi.net  www.fobia.it  www.depressioni.it  www.ansie.it  www.infanziaeadolescenza.info  www.terapiedigruppo.info  www.psicoterapie.info  www.lavorodigruppo.eu www.disturbialimentari.com

ritorna alla homepage

Copyright © CISP