La
forza dobbiamo trovarla in noi, ma l'aiuto esterno è necessario
Ciao, sono una come voi,ho 33 anni e sono
giunta al top:all'obesità. Lo dico con disonore e dolore. Ho disturbi
alimentari ormai da decenni. Conosco ormai bene il perché del mio
disturbo, ma nonostante questo, non riesco ancora a comportarmi in maniera
equilibrata col cibo. Nella mia vita si sono susseguiti una serie di
eventi drammatici(per me) che mi hanno sempre più spinto a ricercare nel
cibo una via di uscita (retaggi infantili).Il dramma è che non mi
riconosco fisicamente, questo strato abnorme di grasso che mi ricopre e mi
maschera agli occhi degli altri, mi è insopportabile e, da tempo, non mi
è più necessario e utile per nascondermi agli occhi del mondo,ma è
divenuto un peso straziante ed ingombrante,che mi impedisce di vivere
appieno e a godere della mia vita. Nonostante ciò, la voglia, il
desiderio e la ricerca del cibo mi prende e non riesco a dire di NO, anche
se lo vorrei con tutte le mie forze. Come possiamo tutti noi trovare la
forza per dire di NO?Che dobbiamo fare?Chi può aiutarci?Esiste un luogo a
cui rivolgerci dove sia possibile intervenire in maniera
interdisciplinare? Dietologo,psicoterapeuta,endocrinologo,biologo insieme
per darci un aiuto?La forza dobbiamo trovala in noi, ma l'aiuto esterno è
necessario in questi disturbi, che oserei chiamare vere e proprie
patologie.
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