Sono
esausta
Non so perché ho deciso di scrivere la
mia storia, comunque eccola qua. Sono una ragazza di 22 anni, sono sette
anni che soffro di bulimia e giuro che non ce la faccio veramente più!!
Tutto è cominciato a 16 anni, quando ho iniziato una dieta, non che fossi
tanto grassa, ma quei chili in più, guardandomi allo specchio, mi
facevano sentire brutta e inadeguata nel guardare tutte quelle modelle
magre in televisione, nei giornali... Nel giro di un paio di mesi persi la
bellezza di 15 chili(ne dovevo perdere solo 5) e per me quello è stato il
periodo più bello della mia vita, perché finalmente, guardandomi allo
specchio, non avevo niente da invidiare a quelle "modelle". Però,
come tutto, il bel momento finì quando al mare, in costume, il mio
ragazzo mi disse "sei tutta pelle ed ossa, mi piacevi più
prima". Mi cadde il mondo addosso. Tutti i sacrifici fatti fino a
quel momento erano serviti solo a farmi apparire più brutta agli occhi
della gente. Un pomeriggio, però, successe il "FATTO" e da quel
momento per me iniziò l'inferno che continua tuttora. Dovevo uscire con
dei miei amici, ma per un disguido, con mia madre restai a casa e non so
come accadde, ma iniziai a mangiare senza controllo e senza nemmeno
rendermi conto di quello che stavo facendo. Dopo me ne resi conto e mi
sentii in colpa, provando un disprezzo nei miei confronti indescrivibile,
per aver buttato al vento tutto quello che avevo fatto fino a quel
momento. Provai a vomitare tentandole tutte, ma non ci riuscii. Così sono
iniziate le mie abbuffate e i miei digiuni, con il risultato che i 15
chili persi sono stati tutti ripresi. Il mio peso non è più stabile,
dimagrisco ed ingrasso con estrema facilità e seconda della frequenza
delle mie abbuffate. Nonostante i miei innumerevoli tentativi per
vomitare, non ci sono mai riuscita e quindi ho sempre fatto e sto facendo
ricorso a lassativi e attività fisica. Ad essere sincera è da un po' che
mi sento talmente giù e mi faccio così schifo, che non ho più voglia di
alzare un dito e non riesco più nemmeno a lavorare. Non esco e nelle
poche volte in cui lo faccio, mi sento inferiore e mi vergogno moltissimo.
Non ce la faccio più, voglio uscire da questo circolo vizioso; a volte mi
sembra di essere drogata, ma in fin dei conti è come se lo fossi, io
dipendo dal cibo, ho l'ossessione del cibo, ci penso in continuazione e
addirittura anche di notte sogno che mangio e mi sveglio con il senso di
colpa. Quello che mi ha distrutto e che continua a distruggermi non è il
male fisico, anche se dopo aver ingurgitato migliaia di calorie mi sento
lo stomaco scoppiare, ma è il lato psicologico, il senso di colpa mi
lacera e mi fa impazzire. A volte, per punirmi, arrivo a picchiarmi in
testa con dei pugni così forti che mi fanno rintronare la testa e perdere
il senso dell'orientamento. Di notte non dormo e a volte piango.
Svegliarmi alla mattina per andare al lavoro è un inferno, farmi vedere e
massacrante psicologicamente. Ho bisogno di aiuto, di tanto aiuto, ma non
riesco a parlarne, mi vergogno e ho paura di non essere capita. Ci sono
dei momenti in cui vorrei andare dal mio medico curante e confessare
tutto, ma poi la vergogna mi ferma. Sono consapevole che non dovrei
vergognarmi e che questa è una vera e propria malattia, c'è chi ha il
raffreddore, io sono bulimica, ma non è semplice parlarne. Andrei avanti
per tutta la notte a parlare di quello che sento, ma forse è meglio
finire qua. La cosa che mi fa dispiacere di più è che per sette anni è
come se non avessi vissuto e vorrei sinceramente iniziare a vivere come
prima, a tornare ad essere una ragazza normale, allegra, spensierata(per
quanto possibile) e soprattutto sentirmi bene, anche con un po' di ciccia
in più. Spero di trovare il coraggio e la forza di chiedere aiuto, sono
esausta!!!!!
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