CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA (8 crediti ECM)
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Anche quell'opportunità mi è stata negata
Sono una studentessa universitaria, 19enne... che oramai da 4 anni vive con l'incubo del cibo. Dal mattino alla sera, penso costantemente e delle volte, inconsciamente, a quello che dovrò ingurgitare, quando, dove e cosa... per poi rigettare tutto selvaggiamente. Ho girato psicologi di ogni tipo, sono stata anche ricoverata per un un check-up... i miei genitori, per un breve periodo, si erano allarmati, quando videro il callo che mi è comparso sulla mano destra, a forza di vomitare. Tutto è cominciato piano piano... senza che io me ne accorgessi, ma con le molte ore di psicoanalisi che ho fatto, credo di poter collegare l'inizio del mio "vivere grigio" con la crisi di coppia dei miei, con l'uscita da casa di mio padre (e il successivo rientro), e con il mio aborto clandestino. Anche mia madre è stata "bulimica" (odio questo termine), e tutt'oggi, di tanto in tanto, la incrocio quando esco dal bagno con gli occhi rossi e lucidi per lo sforzo che ho appena fatto, e, a testa china, fuggo via, sapendo che anche lei andrà a vomitare. Sono una ragazza che vorrebbe essere solare come caratterialmente è nata, dovrei essere bella, almeno come gli altri dicono, ma io non mi piaccio fuori, perché non riesco a piacermi dentro. Sono 1.67 di altezza e peso 57-58kg....dunque, in teoria, dovrei pesare giusto, ma io mi vedo costantemente cicciotta, ingombrante, scoordinata, sento il grasso scorrere nelle mie vene..... Non riuscendo più neanche a piangere....sono diventata così insensibile nei miei confronti e verso il mondo intero. Non riesco più a provare sensazioni belle o brutte....percepisco solo una gran rabbia....che non sono in grado, ahimè, di tirare fuori... Più il tempo passa, più capisco che i problemi e le paure dentro di me si accavallano e stratificano..... Mangio e vomito 2-3 volte al dì.....sono "depressa" perché faccio fatica a vivere...........sono esausta, anche di respirare. Ho provato tutti i modi per uscire dal mio grigiore o comunque per trovarne rimedio. Ho pensato anche alla morte, ma anche quell'opportunità mi è stata negata.
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