Se quella è l'unica strada..l'affronterò.
Buongiorno, il mio problema si riassume in un
acronimo, soffro di B.E.D. : insomma mi abbuffo in solitudine poi sto
malissimo, fisicamente, ma soprattutto psicologicamente. Non sono comunque
ancora arrivata all’obesità e non ci voglio nemmeno arrivare. E’ un
problema che ho sempre avuto, ma di cui ho preso coscienza solo da poco.
Ciclicamente ho questo rapporto particolare con il cibo. Poi non lo so...
scatta qualcosa e mi disintossico. Chi mi sta vicino non si accorge mai di
nulla. In quei giorni non vado a lavorare, evito la gente, tuttavia,
quando le circostanze proprio non mi permettono di evitare le persone, mi
rendo conto di sentirmi bene con la gente, e dentro di me penso che sarei
potuta stare ancora meglio se non avessi mangiato così tanto. Che altro
dire, a parte questo, che per me è un enorme problema per tutte le
conseguenze che ne derivano. Non posso comunque definirmi una ragazza con
problemi: ho 26 anni, sono single e nonostante una laurea, non ho un ruolo
ancora definito in società, ma non dispero. I miei sono separati, ma chi
non lo è al giorno d’oggi? Spesso mi chiedo cosa devo fare per non
mangiare più. Devo proprio andare dallo psicologo? Mi fanno un po' paura,
anzi, se nell’immaginario infantile il medico che incute più paura è
il dentista, a me la categoria degli scrutatori della psiche umana mi
terrorizza ancora di più. Tuttavia se per guarire quella è l’unica
strada..... l’affronterò.
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