Mi
piacerebbe...
Ho 38 anni e da quando ne avevo 12 soffro
di attacchi di panico, sebbene c'è stato un lungo periodo in cui mi ero
illuso di esserne guarito. La leggenda vuole che i miei primi attacchi di
panico scaturirono da postumi di una paraotite che lasciarono il sistema
nervoso scombussolato, ma non ho mai approfondito questo aspetto. Le cure
sono state sempre di tipo farmacologico, sebbene di natura blanda. Ricordo
che durante questi attacchi (che adesso si ripresentano in modo oltretutto
similare) si presentavano dei formicolii agli arti e alle tempie che si
propagavano per tutto il corpo, paralisi alle dita che non potevo più
piegare, e via di questo passo. La respirazione poi era a ritmi
vertiginosi. Con le cure e col tempo queste crisi sono scomparse per un
certo periodo (qualche anno) per poi ricomparire sporadicamente. Gli
ultimi due anni sono stati particolari: pieni di stress e di fobie che mi
hanno portato ad avere nuovi attacchi, ho cominciato ad avere paura di
morire, ho razionalizzato troppo fino ad avere uno stato depressivo molto
accentuato, crisi respiratorie improvvise, tachicardia e quant'altro. Le
paure si sono accentuate anche dal momento in cui ho cominciato a soffrire
di vertigini. Queste ultime mi davano un senso di estraneamento dalla
realtà, sono diventato (sono ritornato?) ad essere agorafobico, in cerca
di spazi chiusi e piccoli, in cerca di protezione insomma..........Il
fatto più drammatico invece è che non riesco ad avere un rapporto di
fiducia con trattamenti di vario genere, mi sento insomma non guaribile.
Non voglio assolutamente assumere farmaci, prendo al limite la camomilla o
compresse di valeriana, ma senza che m'illuda su particolari benefici. Non
credo molto nella psicoterapia, insomma sono diventato scettico su
tutto.Qualche tempo fa facevo sport quasi a livello agonistico, corsa di
fondo, anche più di due ore, stavo bene e non pensavo neanche
lontanamente di poter avere una recidiva.il tutto è nato da uno stop
improvviso a causa di una tendinite, qualche giorno di riposo e
sopraggiunsero ripetute extrasistoli che mi mandarono letteralmente in
panico.... non volli più allenarmi....avevo paura di un infarto. Insomma
la situazione cominciò a precipitare.In questi ultimi tempi il più
banale dei dolori mi mette ansia, da una settimana ho un continuo
formicolio alle labbra, che a tratti diventa un vero e proprio
bruciore.Gli episodi di exstrasistole si sono ripresentati e le mie
capacità di autocontrollo non sembrano ottimali: sono sempre sul punto di
stare male, in "all'erta" per un eventuale attacco di panico...e
non voglio assumere farmaci pesanti per non diventare passivo e
inebetito.....mi piacerebbe non pensare che un formicolio debba per forza
essere l'anticamera di un infarto o di qualche altro malessere, e cercare
di vivere anche gli stress della vita ordinaria in maniera più
serena........
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