Vorrei
andare alla radice del male
Sono un ragazzo di vent'anni, soffro da un paio di
mesi di attacchi di panico, o meglio soffrivo, dato che dopo le prime
volte, ho imparato a prevenirli e stroncarli sul nascere, anche grazie
all' uso del farmaco che lo psichiatra mi ha prescritto.Questi primi
attacchi mi hanno lasciato però come strascico una costante
iper-vigilanza emotiva, che non so se definire ansia.... Inoltre, quando
compio sforzi fisici sportivi, il battito del cuore accellera molto e mi
sono trovato molte volte sull' orlo di una crisi, anche se prima ero
tranquillo e rilassato. Insieme agli sport evito alcool e caffé, perché
ho paura che possano portarmi alla perdita del controllo.
Spesso mi domando se, per combattere e vincere l'ansia che gli attacchi di
panico comportano, è necessario rivolgersi anche allo psicoterapeuta,
oltre che allo psichiatra: infatti mi sembra che i farmaci combattano solo
i sintomi, mentre io vorrei andare alla radice del male che mi ha
colpito....
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