Nonostante
quest'apparente situazione positiva......
Sono una ragazza con una situazione familiare
ottimale, un lavoro gratificante, anche a livello sociale e un rapporto di
coppia meraviglioso.Nonostante quest'apparente situazione positiva, da
qualche tempo mi ritrovo a convivere con un "male oscuro" che mi
vincola in ogni cosa.Al solo pensiero di andare in un luogo chiuso
(ristorante, discoteca, ...) mi prende il panico ... e, armata di
coraggio... quando, mi decido ad andarci, passo il tempo a
"parlare" con me stessa convincendomi che il tremore, la
sudorazione alle mani, l' accellerata palpitazione del cuore, sono solo
cose che mi metto in testa ... eppure mi fanno star male e mi
perseguitano.In quegli attimi vivo in un mondo mio, osceno e nulla mi
consola ... e tutto mi sembra ruotare intorno a quel mondo: un
INCUBO!.Sono stata in terapia (breve!) da uno psichiatra il quale mi ha
diagnosticato l'attacco di panico, unito a ciò che lui definisce senso di
irrealtà, perché alle volte non mi sembra di vivere le cose in prima
persona, ma di smaterializzarmi e guardare le cose al di fuori del mio
corpo: come se vivessi in un film ... estranea alle sensazioni dirette.Mi
ha così prescritto una cura a base di xxxxxxx, da me interrotta più
volte: appena mi sentivo meglio, smettevo ... al ritorno del problema,
riprendevo: da vera incosciente!!!.Ci tengo ad informarvi che ho passato
un anno della mia vita con una persona violenta, la quale scaricava su di
me la sua rabbia e le sue frustrazioni ... picchiandomi e violentandomi
psicologicamente: avevo il terrore di lui, eppure non riuscivo a
lasciarlo. Geloso, morboso, mi riempiva di sensi di colpa e per la paura
che usasse forza su di me o che mi facesse fare brutte figure davanti a
terzi, non frequentavo più nessuno e cercavo di evitare di incontrare
persone amiche (uomini) perché temevo che mi si avvicinassero dandomi
confidenza (magari un semplice bacio o una stretta di mano) e che lui,
sapendolo o vedendomi, mi massacrasse (termine da lui usato
spesso).Minacciava la mia famiglia e, nonostante il profondo amore che ai
miei familiari mi lega, era riuscito ad allontanarmi da loro ... e io lo
facevo per tutelarli e proteggerli (insomma, se con qualcuno doveva
prendersela, con me, e non con altri!!!).Ora che non è più nella mia
vita, mi chiedo spesso se il disagio che ora provo, può essere derivato
dai postumi di quella brutta situazione ... magari l'ansia, la rabbia e la
paura accumulati. La mia vita attualmente avrebbe tutte le caratteristiche
per essere meravigliosa ... anche un matrimonio alle porte con la persona
che amo tantissimo ... solo che, l'attacco di panico mi fa troppo spesso
cadere in uno stato devastante.
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