Il mio ragazzo ha problemi di panico 

Sono una ragazza di 30 anni con un ragazzo affetto da DAP. Lui ha 30 anni, intelligente, bellissimo, professione dentista. Ossessivamente dedito a sport estremi, dice che gli servono a scaricare l'adrenalina, e a pratiche sportive prossime allo sfinimento (tipo corsa sostenuta per 2 ore in salita)...ora anche io sono molto sportiva, ma reputo che lo sport vada praticato nel rispetto dei limiti fisiologici del proprio corpo. E' stato lui a dirmi di essere affetto da attacchi di panico, ma allo stesso tempo si ostina a voler minimizzare il problema, o meglio a cercare di nascondere le reali cause.Mi dice che non è niente, che si tratta solo di troppa adrenalina in circolo, che è il prezzo da pagare per vivere una vita intensa come la vive lui....e io so benissimo che sono solo paraventi dietro cui si nasconde...però per evitare di urtare la sua sensibilità lo assecondo e non replico....gli ho visto prendere l'EN e quando si e' accorto che sapevo benissimo che si trattava di un sedativo ipnotico ha detto "no ti sbagli"....per non essere del settore ho sufficienti conoscenza mediche e farmacologiche perché mio padre si occupa di ricerca biomedica........a volte alterna momenti di estrema euforia e ipereccitazione a momenti di vuoto assoluto in cui si addormenta anche di colpo....e' sempre e continuamente teso alla perfezione e questo so bene che e' una perenne fonte di stress (anche io ho sofferto di bulimia per tanti anni e pur essendo un disturbo di tipo diverso questa esperienza mi aiuta comunque a capire o comunque ad essere maggiormente sensibile al suo problema)...come me 3/4 anni fa...io non sono contraria all'uso di psicofarmaci, ma solo se associati a una psicoterapia...però lui non accenna minimamente a volerne iniziare una e ogni volta che molto molto alla larga inizio a ipotizzare una causa psicologica del suo problema...lui si nasconde dietro all'adrenalina...e io faccio finta di essere ignorante e crederci...anche perché so bene che non c'e' niente di peggio che voler tirar fuori in modo diretto ciò che una persona molto probabilmente non ammette nemmeno con se stessa...facendo un riassunto i comportamenti anomali che presenta sono:
- spasmodica ricerca di apparire perfetto
- cerca sempre di essere lui il pilastro degli altri, di essere indispensabile per chi gli sta intorno, di aiutare il prossimo, ma non cerca mai l'appoggio di nessuno
- ricerca di situazioni di pericolo estremo
- pratiche sportive al limite dello sfinimento fisico
- attenzione ossessiva per il proprio aspetto fisico ( e posso garantire del tutto ingiustificata, visto che e' veramente fisicamente perfetto)
- parla spesso della madre e il padre è come se non esistesse (so da altri che è affetto da un genericamente definito "morbo", cosi' mi hanno detto (io ho ipotizzato Alzaimer forse?)
- continua ricerca del mio contatto fisico, ma non sessuale (mi sta sempre "appiccicato"...ma evita di baciarmi in bocca e sembra quasi che faccia sesso per far contenta me...come se a lui non interessasse affatto....comportamento a dir poco strano...visto che prima di stare con me era considerato uno sciupafemmine della peggior specie...e non so veramente cosa in me abbia cambiato così tanto questo suo atteggiamento (...per carità ne sono più che contenta!)...premetto che a me non manca niente, perché comunque riesce a comunicarmi fisicamente e non il suo attaccamento a me...non mi sento affatto trascurata...ma credo che il sesso potrebbe essere una ulteriore fonte di piacere per entrambi
- alterna momenti di euforia e ipereccitazione a momenti improvvisi di vuoto in cui a volte si addormenta in 3 secondi...ora...non so come comportarmi per essergli d'aiuto e come fare a fargli realizzare che la soluzione del problema non sono le BDZ..ma la psicoterapia......

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