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 CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA COMUNICAZIONE ASSERTIVA (8 crediti ECM)

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Scusate lo sfogo

Ciao, sono una ragazza di 28 anni e da circa 10 anni convivo con un problema di alcolismo che riguarda mia mamma. La storia è lunga ed i sintomi si presentano in modo discontinuo, ma sono disperata, non so più a chi rivolgermi e mi sento impotente dinanzi a questa malattia. Purtroppo la diretta interessata rifiuta di riconoscere il problema, di conseguenza è impossibile affrontarlo. Non accetterebbe mai di rivolgersi ad una associazione, di sottoporsi ad esami clinici, o frequentare gli incontri di gruppo. Forse è la sua cultura che glielo impedisce, ma non credo sia solo questo...Ho sempre pensato che le cose col tempo si sarebbero risolte, ma non è stato cosi. Con il passare degli anni è diventata più furba e gioca con noi (me e mio padre), ci prende in giro; beve furtivamente, nasconde le bottiglie di vino negli angoli più impensati della casa, non ha più cura della sua persona e non si preoccupa più di nessuno. E' un'altra persona e dopo tanto tempo, per me, è divenuto difficile cercare di farla ragionare. Non ci sente, o forse non vuole sentire ciò che ho da dirle e suggerirle per uscire da questo maledetto tunnel. Le litigate sono un fenomeno quotidiano a cui si aggiungono insulti da entrambe le parti. Purtroppo io perdo la pazienza quando mi accorgo che è ubriaca e la tratto male. Il giorno dopo lei finge di non ricordare. E' una situazione tristissima che mi deprime e mi distoglie dagli impegni universitari. Il mio chiodo fisso ormai è il seguente : cercare le bottiglie! Non posso continuare così e nessuno , parenti compresi, accettano questa realtà. Sono da sola e ciò che più mi fa male è il non riuscire a risolvere la situazione. Scusate lo sfogo.

 


 

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